Venezuela…

(…).La dimensione energetica non basta dunque a spiegare
l’intervento degli Stati Uniti, senza il cui appoggio Guaidó
non si sarebbe mosso. Vanno considerati almeno tre altri
fattori. Anzitutto, completare e sancire il cambio di tono
geopolitico e ideologico del Sudamerica a favore dell’egemone a stelle e strisce. Omaggio alla sempiterna dottrina Monroe, che non accetta interferenze straniere— in questo caso sino-russe —
nelle Americhe. Poi, chiamare alla prova di fedeltà gli alleati
europei. Con l’Italia unico fra i rilevanti a non rispondere
all’appello, mentre Francia e Spagna gareggiavano a chi
fosse più vicino a Guaidó, dando senza ironia gli ottogiorni a Maduro (dal nono giorno non se ne parla più). Infine, il peso della diaspora venezuelana in Florida, Stato chiave nelle elezioni
presidenziali: si calcola vi risiedano più di 200mila cittadini americani di origine venezuelana. Se consideriamo che nel 2016 Donald Trump batté Hillary Clinton per poco più di 100mila suffragi, si capisce che quel tesoretto elettorale faccia gola ai

repubblicani, riferimento dei sostenitori di Guaidó.(…)

Un pensiero riguardo “Venezuela…

  1. Il petrolio però resta il vero motore della vicenda. Qualcuno a Washington ha pensato che sia il caso di riprenderne il controllo. Ironia della sorte, l’oro nero venezuelano potrebbe essere vicino al capolinea tanto quanto il folle shale oil a stelle e strisce. Ingredienti per un disastro di proporzioni epiche?

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