GIANNI CANOVA

«Un tempo la cultura
era un valore. Chi sapeva di
non possederla ambita a conquistarla. E chi l’aveva la ostentava come un titolo di vanto. Oggi è esattamente
l’opposto. Da valore è diventata un disvalore»

GIANNI CANOVA

«Un tempo la cultura
era un valore. Chi sapeva di
non possederla ambita a conquistarla. E chi l’aveva la ostentava come un titolo di vanto. Oggi è esattamente
l’opposto. Da valore è diventata un disvalore»

Bulimia di potere. Aboubakar Soumahoro

[…]coloro che ricoprono responsabilità pubbliche dovrebbero avere
maggior rigiditae zelo nel difendere gli ideali. Un cedimento, spesso figlio di un
funambolismo politico, dovrebbe suscitare una profonda indignazione ed essere
sentenziata con maggior austerita. L’esercizio della funzione pubblica dovrebbe
quindi essere poco incline alla compromissione morale e meno adattabil a
cambiamenti repentini degli schemi di polvere. A questo proposito, chi ha
responsabilità pubbliche deve altresi considerarsi una sentinella degli ideali, dei
valori e del principi che albergano nella coscienza collettiva di una comunità
altrimenti se si dovesse appoggiare troppo su di loro finirebbero per cedere
come diceva cinicamente il principe degli intrighi politici, Charles-Maurice de
Talleyrand-Perigord, Ministro degli Affari esteri di Napoleone.

La FUFFA. Aldo Cazzullo

Sono convinto che la maggioranza dei navigatori non si connetta per informarsi.
Le motivazioni con cui si solca il vasto mare del web sono conoscere persone dell’altro sesso (o dello stesso a seconda delle inclinazioni) e dare sfogo al proprio narcisismo. Ognuno vuol far sapere al mondo quello che pensa, vede, mangia; e siccome al mondo di noi non importa molto più di nulla, questo genera frustrazione, talvolta livore. Il cellulare è il moderno specchio di Narciso. Che cosa riesce a rompere la coltre dell’indifferenza e dell’autoreferenzialità? Le tragedie di un popolo? Le grandi storie personali? I fenomeni mondiali? Ma no. In Rete funziona soprattutto la fuffa. Più una cosa è inutile e irrilevante – vedi il video della Meloni – più avrà successo, fino a venire promossa al rango della genialità; come se Chiara Ferragni fosse il nuovo Caravaggio.
La commozione che intere generazioni di donne e di uomini avevano provato di fronte alla grandezza degli esseri umani e delle loro opere si muta in fatuo divertimento di fronte allo sciocchezzaio. Avete presente quando in autostrada si crea la coda di curiosi che scrutano l’incidente accaduto nell’altra corsia? Ecco: Internet è l’incidente.

Toqueville, il capitalismo, le riforme, i governi

il capitalismo si salva se è responsabile