L’imprenditore gatto. Telmo Pievani

Intelligente, furbo e creativo, ma fatalmente incline all’individualismo. Visto così, l’imprenditore veneto assomiglia un po’ a un gatto. Ed è proprio così che lo vede Telmo Pievani, docente di filosofia della scienza ed evoluzionismo all’Università di Padova.

Se il paragone con il regno animale conduce l’imprenditore veneto sulle orme del gatto, Pievani fa notare che la famiglia dei felini propone diverse eccezioni: «Ad esempio le leonesse, che cacciano quasi sempre in gruppo e così risultano più efficienti. È
vero che poi dovranno spartirsi la preda, ma è anche vero che ricaveranno una quantità di carne procapite maggiore: cacciare in solitaria è più facile ma porta meno prede, cacciare in gruppo è più faticoso ma porta più prede».

«Non conta solo la creatività individuale, ma anche la capacità di
unire le risorse per essere più competitivi. Spesso -continua Pievani – l’evoluzione ci insegna che bisogna essere individualisti, ma la natura ha anche molti comportamenti altruistici o simbiotici. Il concetto è che il gruppo a cui appartengo deve competere con altri gruppi, per cui devo essere cooperativo con il mio gruppo se voglio essere più competitivo. La cooperazione nasce dal conflitto. Tradotto nella vita quotidiana, questo non vuol dire per forza che bisogna fondere le aziende: si può fare rete in tanti altri modi. E in questo senso la tecnologia offre molte possibilità».

«L’imprenditore veneto ha mantenuto un modo di fare operoso, abbinando l’etica del lavoro alle potenzialità creative dell’innovazione tecnologica. Il suo individualismo non è egoista o da accumulo, ma produttivo. A questo processo manca solo l’ultimo passaggio: quello di mettersi insieme».
Unendo le loro forze come le leonesse che cacciano in branco, gli imprenditori veneti «sarebbero più competitivi, non avrebbero più nemici e non dovrebbero più porsi limiti, raggiungendo il livello dei migliori distretti tedeschi. Spesso – aggiunge Pievani –
gli imprenditori veneti danno la colpa della loro ritrosia alla burocrazia e alle tasse: è vero, ma questo è un handicap che non può diventare un alibi. E se l’autonomia va in porto, questo discorso ha ancora più senso, perché l’autonomia spingerà le imprese verso una dimensione più internazionale e meno provin-
ciale»

Soddisfazioni che vengono da lontano (nel tempo e nello spazio)

Due articoli molto interessanti in cui vengono citati 2 vecchi lavori che ho fatto in ambito universitario, tanti anni fa in Venezuela.

La primatologìa en latinoamerica

Natalia Ceballos Mago

Bernardo Urbani_Carlos Portillo Quintero