“La notte di un’epoca” di Massimiliano Valerii

«La società del rancore ha da una parte un
fondamento concreto: il blocco dei processi
di mobilità sociale, una novità nella nostra
storia: dal dopoguerra in poi lo sviluppo
contava su un meccanismo di progressione
lineare»,(…)«Ma dall’altra parte
è determinata da fattori immateriali, come il
naufragio delle tre grandi narrazioni post-i-
deologiche dominanti dal 1989 in poi: il so-
gno infranto di un’Europa unita. La globaliz-
zazione, che invece di beneici e vantaggi ha
generato sovranismi, guerre dei dazi e “for-
gotten people” minoranze dimenticate e ri-
maste indietro. Il mito tecnologico che al
posto della democrazia ha fatto emergere gli
oligopoli dei giganti della rete, fake news e
post verità. La conseguenza è una nuova antropologia dell’insicurezza: uno stato
di “delazione delle aspettative”, che si impo-
ne come categoria dello spirito del tempo».

Stanno succedendo cose
che non erano mai accadute prima. Non si
era mai veriicata, ad esempio, un’integrazio-
ne così forte della potenza della tecnica nelle
vite personali di ciascuno con livelli simili di pervasività. La celebrazione digitale dell’«io»
è il trionfo dell’individualismo, e si muove
parallelamente alla frantumazione dei palin-
sesti di senso collettivi»

Giudizi di Tolomeo sugli astri, anno 1578. Gerolamo Cardano

«Nulla, eccelso vescovo, è tanto umano quanto piacevole che scoprire e sapere le cose che la natura ha nascosto nei
suoi carceri. Niente è tanto eccellente e magnifico quanto capire e contemplare la più grande opera di Dio. Poiché
l’astrologia comprende queste due cose, sia la più grande opera divina, che è la macchina celeste, sia l’arcana conoscenza degli avvenimenti futuri, a buon diritto questa scienza è onorata
da tutti i sapienti come la più eccellente ed è la più nobile delle scienze, perché non tratta solo delle cose celesti, ma
anche degli avvenimenti futuri»

Ray Bradbury, fahrenheit 451

“Riempite la gente di dati e fatti, fino a che si sentano quasi esplodere […]. Le persone avranno allora l’impressione di pensare, la certezza di muoversi anche quando in realtà restano immobili”.

Così le «fake news» intaccano la scienza di Maurizio Bifulco e Edoardo Boncinelli

C’è quindi un universo di false notizie che girano per questo mondo. Credere alle vecchie bufale e ancor di più alle nuove Fake news è fin troppo facile. La verità costa fatica. Risalire alle fonti, verificare l’informazione costa studio e richiede tempo e non è alla portata di un semplice click.fakenews